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CONCORSI

Sempre più giovani ragazze, sempre più frustrate: perché alcuni concorsi di bellezza sono pericolosissimi per le ragazze. Scegliere i più affidabili. Prima parte
Con più di 1000 eventi regolarmente depositati, l’Italia è regina di concorsi di bellezza, soprattutto d’estate. Tra età delle partecipanti sempre più bassa, social e pubblicità, però, la “Miss mania” può anche essere molto pericolosa per la psicologia delle ragazze.La cornice è sempre splendida, la location suggestiva, il pubblico caloroso, l’evento “coniuga bellezza, divertimento e spettacolo”. Benvenuti nel fantastico mondo dei concorsi di bellezza, dove aspiranti miss sono pronte a darsi battaglia non per il titolo d reginetta d’Italia con tanto di incoronazione in televisione. Da giugno a settembre, con ovvio picco ferragostano, l’Italia si trasforma in una gigantesca, unica, passerella per ragazze, signore, nonne, trans. Attorno alle migliaia di concorsi di bellezza,che fanno apparire l’Italia un paese tutto “chacchiere e miss”, c’è un intero circo che si muove: gli organizzatori, la location (che è sempre una splendida, se non suggestiva, cornice, come tengono a sottolineare con molta enfasi nei comunicati inviati alla stampa) e, soprattutto gli sponsor, grazie ai quali la passerella può andare in scena. Il fenomeno dei concorsi per miss ha anche un altro risvolto: si abbassa sempre più l’età delle partecipanti. Perché e con quali finalità l’abbiamo chiesto a Antonio Gentile. Esperto di concorso di bellezza ed opera nel settore da oltre 25 anni. «Con le ragazzine piccole, intendo dai 14 ai 17 anni, starei sempre molto attenta: sono ancora nella fase di sviluppo della propria identità e stanno lavorando dal punto di vista dell’accettazione della propria corporeità» punto di vista emotivo. Chi decide di esporsi a questi concorsi, a volte può avere problemi relazionali con i propri compagni e amici, cambiare ruolo nel gruppo e rischiare anche di non essere compreso nelle sue scelte. Mi è capitato anche di seguire ragazze addirittura prese di mira dalle altre coetanee. Non significa che non si debba partecipare, vuol dire che si deve ragionare sempre anche sul dopo, sugli strascichi che un concorso di bellezza può lasciare su una adolescente e sull’impatto emotivo e relazionale che può avere anche più a lungo termine. Le adolescenti devono essere preparate psicologicamente prima di essere catapultate in un mondo dove il corpo la fa da padrone. Devono essere sempre supportate dalla famiglia che deve fare da contenitore, deve avere il ruolo di tenere la figlia con i piedi per terra, di non permetterle di alimentarsi dell’illusione della notorietà e della ricerca del successo facile, ma di inculcare il senso del sacrificio e della fatica e soprattutto dei valori. Purtroppo, può capitare anche che non facciano una scelta completamente autonoma. Sono ragazze che vengono esposte fin da bambine dai genitori alla ricerca del successo facile. Tante adolescenti non sono alle prime esperienze e per i genitori diventano un trofeo da esibire e di cui vantarsi. I genitori devono fare i genitori, devono tutelare i figli, non esporli in vetrina, devono essere coerenti e lasciare la libertà di scegliere ai figli e non passare mai e poi mai il messaggio che “se siamo belli, avremo più successo nella vita”. È vero che la bellezza può essere per certi versi un facilitatore, ma non è tutto nella vita: la bellezza passa, il fisico cambia, la persona con il bagaglio dei suoi valori, no.«Oggi molte adolescenti si abituano alla propria immagine filtrata, quella modificata dalle applicazioni degli smartphone che rende tutto più bello e meno “difettoso”» Prima parte